Negli ultimi anni la pelle sintetica è diventato un vero e proprio trend capace di catturare l’interesse di diversi settori, dal fashion al design.
Un tempo considerata un’alternativa scadente alla vera pelle, con il passare del tempo la pelle sintetica è diventata un vero e proprio must. Il segreto del suo successo si nasconde dietro alla falsa promessa di essere un materiale etico, sostenibile e cruelty free.
Eppure nessuna di queste caratteristiche appartiene alla pelle sintetica. Essa è, infatti, un materiale ottenuto da PoliVinilCloruro (PVC) ovvero una plastica che impiega diverse centinaia di anni a decomporsi ed, inoltre, è molto corrosiva per le piante e l'ambiente. Il PVC come qualsiasi altra microplastica favorisce, infatti, il processo di biomagnificazione ovvero di accumulo di sostanze tossiche nella natura, alterando la catena alimentare.
Ma allora non esistono alternative ecologiche e sostenibili alla pelle? Partendo dal presupposto che la pelle è di per sé un materiale sostenibile in quanto è un sottoprodotto dell’industria della carne, ottenuto dal recupero e dalla trasformazione di materiali di scarto, è bene precisare che esistono anche delle alternative ecologiche ovvero l’ecopelle e le sue accezioni (ecocuoio, ecoleather e similari).
Da non confondere con la pelle sintetica, l’ecopelle è una pelle di origine animale che si differenzia dalle altre perché viene lavorata seguendo un protocollo a basso impatto ambientale stabilito dalla norma Uni 11427-2015 “Cuoio – Criteri per la definizione delle caratteristiche di prestazione di cuoi a ridotto impatto ambientale”.
La vera ecopelle è dunque il materiale sostenibile ed ecologico che risponde alle esigenze di chi cerca un capo alla moda che rispetti l’ambiente. Scopri di più sulla nostra pelle naturale e sicura visitando la pagina Conceria.